Il trenino “tritatutto” di corso Francia

 

Il Trenino correrà per più di 80 anni su di uno dei corsi più lunghi d’Europa il Corso Francia o come veniva chiamato allora e sin dalla sua realizzazione “Lo Stradone di Francia”.
Questo “stradone” fu realizzato per editto Regio di Vittorio Amedeo II di Savoia nel 1711 dall’architetto sabaudo Michelangelo Garove,  collegava in linea retta la residenza cittadina di Palazzo Reale con la residenza Sabauda del Castello di Rivoli coprendo un percorso di quasi 12 KM largo 12 metri  piantumato da olmi.
Su questo lungo tragitto che viaggiava all’epoca in aperta campagna da Torino fino a Rivoli molti mezzi di trasporto vi hanno transitato , ma quello che sicuramente ha fatto la differenza dando una spinta alla fiorente economia di fine 800 fu la realizzazione della “Ferrovia a scartamento ridotto” comunemente chiamato “Trenino a Vapore “ o anche purtroppo “tritatutto” per la sua pericolosità.
Nel 1868 il cav. Carlo Dionigi Reinfeld ottenne la concessione per l’impianto di una ferrovia a cavalli ma non ne intraprese la costruzione cedendo nel 1869 i relativi diritti all’ing. Giovanni Colli .
Questi ottenne dal governo una nuova concessione nel 1870 per una ferrovia a scartamento ridotto con trazione a Vapore versando un  onere 120.000 lire e avendo la concessione gratuita della parte destra del corso dove furono installati i binari per l’andata e per il ritorno.
Questo percorso  intersecava la ferrovia Torino-Modane proprio a Collegno in località detta Baraccone (dove oggi troviamo il sovrapasso a Regina Margherita), dove al  posto di un passaggio a livello era stata preferita la soluzione più onerosa di un ponte con travi  metalliche fatto costruire a Bruxelles.
Nel 1871 all’inaugurazione si dà risalto al fatto che in concomitanza si inaugurava anche il tunnel del Frejus e i due convogli si salutarono proprio in località Baraccone dove si incrociarono passando uno sotto e l’altro sopra il ponte metallico.
Inizialmente vi erano tre biglietterie una a Torino una a Rivoli e una a Collegno al Baraccone.
Erano state fatte costruire 3 locomotive a Vapore (S. Leonard di Liegi) , 15 vetture per passeggeri di 1° e 2° classe, 3 vetture per bagagli e altrettante per le merci.
La comodità di avere un mezzo di trasporto sia per gli  operai che per le merci estremamente veloce per il periodo: 30 minuti circa per tutta la tratta e che collegava ben tre comuni Torino Collegno e Rivoli e ne sfiorava un quarto Grugliasco,  incentivò la costruzione anche nel nostro territorio Collegnese di numerosi insediamenti produttivi  tra la fine dell’800 e l’inizio del  900 per citarne solo alcuni. il cotonificio Leumann 1874 , la fabbrica di Vermut di Clemente Chazellettes nel 1909 , il Lievito Bertolini nel 1911, il Biscottificio Maggiora a fine anni Venti.
I vagoni inizialmente a vapore verranno poi elettrificati nel 1914, sostituiti dai filobus dal 1955 poi dai bus nel 1979, ora sotto il corso Francia nel tratto tra Collegno e Torino dal 2006 corre la metropolitana e prossimamente la vedremo continuare verso Rivoli e la storia quindi continua.
Ma a ricordo di quel trenino esiste ancora la Stazionetta Leumann posta davanti all’ingrasso del Cotonificio voluta da Napoleone Leumann con lo stesso stile con cui aveva costruito il suo cotonificio.

Testo Silvia Borgis (Cicerone di Collegno)

stazione ferroviaria di collegno

Ultimo aggiornamento: 20/05/2024, 11:59

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