Descrizione
Si è conclusa sabato scorso la 9° edizione del FLOWERS FESTIVAL di Collegno con un risultati record. Un grande successo sia per quanto riguarda il numero di spettatori, che ha superato le 65.000 presenze, sia per la visibilità complessiva raggiunta dal Festival, che ormai è stabilmente considerato uno dei più importanti appuntamenti estivi musicali a livello nazionale.
"I Festival ed i grandi eventi, come il Flowers, sono dei motori di sviluppo economico per il territorio: riempiono gli hotel, rafforzano il turismo ed il marketing territoriale, fanno lavorare moltissimi comparti, dalla logistica e alla ristorazione e rendono viva come non mai Collegno" dichiara soddisfatto il Sindaco Matteo Cavallone.
L'edizione di quest'anno è stata anche la più lunga e la più ricca delle nove che si sono susseguite dal 2015 in avanti, visto che ha potuto offrire un cartellone con 16 concerti in 18 giorni di Festival, di genere molto diverso tra loro. Grandi ospiti internazionali con gli Idles, glorie della musica italiana come i Subsonica e gli Elio e le Storie Tese, giovani musicisti affermati come Willie Peyote, Rose Villain e Salmo, concerti-evento come il ritorno sul palco dei CCCP e altre serate di festa “popolari” come "Voglio tornare negli anni '90" ed il "Teenage Dream Party".
"L'aver puntato nel 2015 su questo format di evento e questa direzione artistica e aver creduto nella possibilità di crescita, dando stabilità di programmazione agli organizzatori, ha permesso una crescita esponenziale, che è stata fermata solamente dagli anni di chiusura o di ridimensionamento forzati durante la pandemia del COVID-19." continua ancora il Sindaco Matteo Cavallone.
"Grazie ad Hiroshima Mon Amour per aver scommesso sulla Città di Collegno e per portare ogni anno il meglio della musica italiana ed internazionale, dando una delle vetrine migliori e più belle alla nostra Città, accogliendo migliaia e migliaia di giovani da tutta Italia." aggiunge l'Assessore alla Cultura, Clara Bertolo.
“Questa edizione di Flowers, ha restituito in modo evidente la vocazione musicale del nostro territorio e della capacità di creare comunità. Per due settimane abbiamo vissuto in un mondo ideale, fatto di stare insieme con gioia e attenzione, rispettando la tradizione dei grandi festival musicali che hanno reso Torino una capitale della nuova musica italiana. Oggi Flowers è finito, ma di certo non il ricordo di decine di migliaia di persone che lo hanno creato, ben oltre il valore di un cartellone artistico. Un grande Festival è fatto così. E Flowers lo è” è il commento conclusivo di Fabrizio Gargarone, direttore artistico del festival.