Quando la luce elettrica arriva a Collegno
L’abitato di Collegno si dota dell’ illuminazione elettrica dalla fine del 1891, grazie al Cav. Giacomo Sella, proprietario della fabbrica Pannilana, posta nei pressi del Mulino di Collegno lungo la riva della Dora. A tal proposito riportiamo un simpatico articolo apparso sulla Gazzetta del Popolo dell’epoca, che informa con grande enfasi dell’avvenimento.
Dalla Gazzetta del Popolo del 31 ottobre 1891
“Segno dei tempi: passare dal petrolio alla limpida e viva luce elettrica, da pochi fanali al numero triplo di lampade elettriche, avere tutte le sere l’abitato di Collegno illuminato dallo imbrunire sino all’una dopo la mezzanotte, invece dei fanali spenti quando l’almanacco segna la luna piena ed è magari buio pesto, non è forse un segno dei tempi e che, malgrado tutto, il progresso si fa strada ed il mondo cammina?
Ebbene così appunto succede in questo ameno paesello, eminentemente agricolo ed industriale, quasi alla porte di Torino alla quale è unito con la ferrovia e due tranvie.
Il Cav. Giacomo Sella, che si rese acquistatore dell’importante lanificio e mollino di Collegno, con quella intelligenza che lo rende uno dei più distinti industriali, fra le importanti riforme ed innovazioni apportate al suo grandioso stabilimento vi impiantò la luce elettrica ma, disponendo di una forza motrice straordinaria, da persona pratica, si domandò se non era il caso di usufruirne di una parte a beneficio dell’illuminazione di Collegno.
Questo Consiglio Comunale, composto da egregie persone, non si lasciò sfuggire simile utile e forse unica occasione e con apposito contratto, già approvato dalla Regia Prefettura, ottenne di poter illuminare il paese con più di 10 lampade elettriche ad incandescenza, allo stesso prezzo che prima spendevasi per l’illuminazione a petrolio.
Questo è fatto di somma importanza……………”