I Giovani della Scuola di Resistenza e del Consiglio Giovani regalano un murales per gli Ottant’anni della Liberazione

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Era un muro pieno di scritte offensive e scarabocchi, in corso Papa Giovani XXIII

Data pubblicazione:

04 Luglio 2025

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Era un muro pieno di scritte offensive e scarabocchi, in corso Papa Giovani XXIII. Ora è diventato un murales che nei suoi oltre sei mesi di lunghezza racconta storie di Resistenza, di lotta e di giovani che dopo ottant’anni dalla fine del nazismo e dal fascismo in Italia si sono ritrovati, pennelli in mano, a raccontare cosa voglia dire oggi sentirsi parte della Resistenza.

“Nel murales troverete un megafono che rappresenta la nostra voce oggi. Poi i papaveri rossi e infine abbiamo voluto inserire la citazione di un alpino nonché partigiano: Nuto Revelli – racconta Matteo Altizio del Consiglio Giovani di Collegno -. Dobbiamo sapere quello che successo e abbiamo ritenuto che fosse doveroso inserirlo all’interno di questo murales”.

Spiega Matteo Cavallone, Sindaco della Città di Collegno: “Questo murales è stato frutto di tantissimi giovani ed è a tema della Resistenza. Per questo ottantesimo anniversario abbiamo voluto investire sui valori dell’antifascismo e della Resistenza, sui giovani, ma anche sul riqualificare un muro della nostra Città che prima era imbrattato, e ora grazie alla creatività giovanile di Collegno è una bellissima opera d’arte”.

Il ripristino di questo muro ha visto circa un mese di lavori tra imbiancatura, idea del progetto grafico e realizzazione (piogge comprese). “Sono stati i giovani stessi a individuare questo punto: era malandato, circondato di erbacce – racconta l’Assessora alla Costituzione e all’Antifascismo Clara Bertolo -. Poi si sono uniti i giovani di Piazza Ragazzabile, gli animatori urbani. Insomma questo posto si è trasformato in un appuntamento per raccontarsi, stare insieme e realizzare questo nuovo spazio visivo. Certo c’è stata anche la collaborazione del condominio che ha consentito di trasformare questo muro “sporco” in un prodotto di collaborazione nato in nome della Resistenza, a ottant’anni dalla liberazione del nazifascismo”. Nel mese di lavori non sono mancati cittadini anziani o altri giovani che si sono uniti per la realizzazione dell’opera.

L’idea di un murales in Città è nata durante gli incontri della Scuola di Resistenza: quattro appuntamenti che si sono svolti a Collegno tra i mesi di gennaio e marzo con giovani e grandi esperti sul tema, da Carlo Greppi a Chiara Colombini, da Nicola Adduci a Bruno Maida. I giovani partecipanti hanno infatti pensato di dover lasciare qualcosa alla Città a seguito di questo percorso affrontato.

“Sono molto contento di aver affiancato e sostenuto il progetto Scuola di Resistenza qui a Collegno. Un progetto che è diventato virale: in giro per il Piemonte molte province hanno preso spunto dall’esperienza qui di Collegno e l’hanno replicata – sottolinea Domenico Ravetti, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione  -. Vorrei nel 2026 proporre una Scuola di Resistenza stile Collegno in ogni provincia, e istituzionalizzarla”. Conclude Ravetti: “E’ importante parlare oggi di Resistenza per evitare di commettere gli errori che commettono sempre le società che accettano gli autoritarismi. Bisogna conoscere ciò che è capitato per evitare di ripetere quegli errori. E poi perché le resistenze - così come sono state raffigurate qui in questo murales - oggi sono molte. La contemporaneità ci obbliga a reagire forte alle ingiustizie, anche con la resistenza del nuovo millennio”.

All’indomani dell’anniversario dell’eccidio del Colle del Lys, il gruppo dei giovani coinvolti dalla realizzazione del murales si sta preparando a partire per la manifestazione Eurolys a Rubiana: “Sono passati ottant’anni dalla liberazione del nazismo e del fascismo. I temi e le questioni che la lotta di liberazione aveva dentro di sé come la libertà, l’uguaglianza, la giustizia sociale e la pace sono vivi e oggi fortissimamente presenti nella nostra società – aggiunge la presidente ANPI della sezione Renzo Cattaneo di Collegno Silvana Accossato -. Sono questioni che riguardano la vita di noi, sicuramente riguardano il presente e il futuro di chi è più giovane. Ecco perché la Scuola di Resistenza è stata una bellissima esperienza che abbia caldeggiato”.

Conclude l’Assessore ai Giovani Gianluca Treccarichi: “Questo bellissimo murales che simboleggia la Resistenza ricorda quanto è importante la pace, specialmente in questo particolare periodo storico. I giovani rappresentano il futuro, la prospettiva e la grande speranza che abbiamo di pace nel mondo”.

Ultimo aggiornamento: 04/07/2025, 09:55

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