Descrizione
DON CIOTTI PER I MARTIRI XXX APRILE
Le parole di Don Ciotti hanno risuonato contro la violenza e le guerre, incitando “all'impegno, alla corresponsabilità, all'esserci, a non tacere, a diventare protagonisti dei valori costituzionali nati dalla Resistenza per onorare i martiri e per costruire un mondo più giusto capace di includere e sostenere i più deboli”.
L’intervento di Don Luigi Ciotti ha chiuso nel migliore dei modi, mercoledì scorso, le celebrazioni per ricordare le vittime della strage nazifascista di Collegno e Grugliasco del 29 e 30 aprile 1945, i 68 Martiri.
“Antifascista non può essere solo una parola. Deve essere un’etica, un modo di essere e di pensare” ha voluto sottolineare ancora Don Ciotti.
“Un eccidio, una dolorosa pagina della storia del nostro territorio, - hanno ricordato i sindaci di Collegno, Matteo Cavallone, e di Grugliasco Emanuele Gaito - una brutale violenza arrivata dopo anni di politiche di odio. E questo che è successo ottant’anni fa in queste ore nelle strade delle nostre Città”.
Il ricordo dei 68 Martiri è stato raccontato e rivissuto nella giornata del 30 Aprile con le classi delle scuole Moglia, Geninatti e Boselli nel pomeriggio a Collegno. Poi con l’omaggio ai piloni di Grugliasco, alla fiaccolata lungo viale Gramsci che ha di nuovo unito le comunità di Collegno e Grugliasco. Durante ogni evento si sono succedute tante età diverse delle Città: bambine, bambini, grandi, associazioni, altri sindaci e amministratori di territorio. Tutte e tutti insieme per ricordare che la strada possibile è sempre e solo una: la pace.