Collegno partecipa alla missione di pace in Ucraina con il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta

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La missione ha coinvolto oltre 110 attivisti italiani, tra cui rappresentanti istituzionali, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di costruire ponti di solidarietà e dialogo con il popolo ucraino

Data pubblicazione:

07 Ottobre 2025

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Il Comune di Collegno ha preso parte alla quattordicesima missione del MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta – in occasione del Giubileo della pace e della speranza, attraverso la presenza del consigliere comunale Tommaso Marino, delegato ufficiale dal sindaco Matteo Cavallone. La missione ha coinvolto oltre 110 attivisti italiani, tra cui rappresentanti istituzionali, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di costruire ponti di solidarietà e dialogo con il popolo ucraino, duramente colpito da oltre 1300 giorni di conflitto.

 

“Stare dentro uno scenario di guerra, sentire il rumore della contaerea da vicino, essere solidali con chi tutti i giorni sta sotto la minaccia di possibili attacchi con droni, missili e bombe”. Questa l’esperienza riportata dal consigliere comunale Tommaso Marino, che ha partecipato alla quattordicesima missione del MEAN (Movimento Europeo di Azione Nonviolenta) organizzata in occasione del Giubileo della pace e della speranza. Marino ha rappresentato il Comune con altri sindaci italiani della missione di Pace. Insieme al nunzio apostolico Visvaldas Kulbokas, il vescovo cattolico e greco cattolico e ortodosso durante  una preghiera al cimitero di Kharkiv in onore dei caduti per difendere e dei caduti di tutte le guerre, è stato deposto un fiore alla memoria dei caduti di tutte le guerre e per la pace.

 

“L’Ucraina è un paese che si difende da una aggressione da 1322 giorni. La missione MEAN aveva lo scopo di incontrare il popolo ucraino, la sua rete associativa e sociale per stabilire ponti, relazioni, per condividere questo brutto periodo della loro storia. Nell’ambito del Giubileo è stata anche consegnata all’Università di Kharkiv un’opera d’arte realizzata dal Liceo Curie assieme ad altre scuole di Torino nell’ambito di un progetto finanziato da CRT” continua Marino. L’iniziativa è stata organizzata da oltre 35 associazioni e ha visto la partecipazione di 110 attivisti italiani, tra cui un collegnese e un rivolese, Luca Jahier. Si sono vissuti attimi di paura quando di ritorno dalla missione a Kiev e Kharkiv, gli attivisti hanno visto a breve distanza dal treno in cui si trovavano un bagliore proveniente da pochi chilometri che arrivava da un’azienda colpita da un missile russo.

 

Dal treno fermo a Leopoli, città sulla linea tra Kiev e la Polonia, gli attivisti hanno visto da vicino gli spari della contraerea che ha lanciato ordigni per difendersi. “Abbiamo vissuto attimi di paura - spiega il consigliere -. Ci hanno dato l’ordine di prepararci per una evacuazione del treno che poi fortunatamente non si è verificata e siamo potuti ripartire dopo ore di attesa”. Tutti gli attivisti sono tornati a casa sani e salvi, con la memoria alla famiglia che è rimasta uccisa nell’attacco missilistico e con il pensiero a tutto il popolo ucraino che tutte le notti vive sotto l’incubo di essere colpiti dal cielo.

 

“La partecipazione del nostro Comune alla missione MEAN rappresenta un atto di responsabilità civile e di vicinanza umana. In un tempo in cui la guerra continua a seminare dolore e divisione, è fondamentale che le istituzioni locali si facciano portatrici di gesti di pace, dialogo e solidarietà - commenta il Sindaco della Città di Collegno Matteo Cavallone -. Ringrazio il consigliere Marino per aver rappresentato Collegno con coraggio e sensibilità, e tutte le realtà che hanno contribuito a costruire questa esperienza. La pace non è solo un obiettivo politico, ma un cammino quotidiano che ci interpella come comunità”.

Ultimo aggiornamento: 07/10/2025, 08:26

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