Descrizione
Ci sono scuole che per gli ultimi giorni di scuola organizzano scherzi, gavettonate, momenti liberi. Il Liceo Curie-Levi di Collegno, con le classi 2C, 3S, 4Q, e 5C, ha invece pensato di incontrarsi per l’ultimo appuntamento del percorso “Che genere di narrazioni”, l’attività dal programma cittadino “È sempre 25 novembre” per combattere la tossicità delle relazioni, ma anche promuovere la parità di genere lavorando su stereotipi di genere, discriminazione e inclusione.
Cinque incontri con laboratori tematici attivi condotti dal Progetto Collegno Giovani con oltre ottanta partecipanti tra i 15 e i 19 anni che arrivano all’indomani degli ultimi femminicidi di Martina e Fernanda, quest’ultima residente a Grugliasco.
“La nostra comunità deve unirsi in modo forte e definitivo per costruire una cultura che rifiuti ogni forma di violenza e discriminazione. Progetti come questo sono fondamentali per educare le nuove generazioni sull'importanza della parità di genere e del rispetto reciproco. Solo insieme possiamo sperare di cambiare le narrazioni e i comportamenti che hanno afflitto la nostra società per troppo tempo. Grazie al Liceo con la professoressa Cinzia Manfredi, grazie a chi ha tenuto gli incontri ribadendo una a una, uno a uno che non è amore se non c’è rispetto”, commenta il Sindaco della Città di Collegno Matteo Cavallone.
L’iniziativa è stata ideata per offrire un percorso di formazione all’interno delle classi, creando spazi sicuri e aperti per il confronto e l’elaborazione di opinioni. Con un approccio intersezionale, si è riuscito a valorizzare le diversità e promuovere una comprensione profonda delle dinamiche di privilegio e esclusione.
Conclude Ida Chiauzzi, Assessora alle Pari Opportunità: “Investire sull’educazione degli adolescenti è un passo cruciale per garantire un futuro privo di tossicità nelle relazioni, ma anche di piena consapevolezza delle dinamiche di esclusione e inclusione in base al genere, dal lavoro alla gestione familiare o nel tempo libero. I docenti riportano infatti che nonostante si parli con ogni mezzo di violenza di genere, assistono all’aumento di giovanissimi legati a partner in maniera tossica, sin dall’età preadolescenziale. Ogni laboratorio rappresenta un’opportunità per esplorare e decostruire gli stereotipi che tanto danneggiano le dinamiche sociali. Desideriamo fornire gli strumenti necessari affinché i nostri giovani diventino agenti di cambiamento, responsabili e consapevoli dei diritti degli altri”