Pratiche di contenimento di insetti invasivi

  • Servizio attivo

Su suolo privato, come su suolo pubblico, occorre seguire le norme di comportamento per il contenimento degli insetti invasivi.

A chi è rivolto

Luoghi presi d'assalto

Come fare

CIMICE ASIATICA

Considerato che si tratta di un insetto particolarmente dannoso, in quanto attacca colture agrarie, orti e frutteti, è utile eliminare gli adulti che cercano riparo durante l'inverno negli edifici.
Ogni femmina che sopravvive all'inverno nell'anno successivo può deporre circa un centinaio di uova, da cui si svilupperanno gli stadi della nuova generazione.

Oggi la lotta che si effettua contro questi insetti è basata essenzialmente su agenti chimici.
In attesa che nuove tecniche di lotta, possibilmente a ridotto impatto ambientale, siano messe a punto nei prossimi anni, ogni contributo per ridurre la presenza delle cimici svernanti può contribuire al contenimento di questo insetto particolarmente nocivo.

A scopo preventivo, infatti,  si possono utilizzare zanzariere o reti che vanno ad impedire l'ingresso negli edifici di tali insetti, una volta entrati, invece, è doveroso rimuoverli oppure eliminarli.

Per maggiore informazioni consultare il documento redatto da Regione Piemonte e Agrion (Agricoltura Ricerca e Innovazione) in allegato.

PROCESSIONARIE

Il Comune di Collegno aderisce al decreto di lotta obbligatoria indetto nel 2007 (DM 30 ottobre 2007), anno in cui la processionaria ha iniziato a dare maggiori problematiche. Pertanto qualora si notino, sia nei giardini e parchi pubblici sia in quelli privati, tracce del lepidottero si deve contattare l'Ufficio Ambiente, il quale provvederà prontamente a rimuovere il ramo infestato.

Anche per quanto riguarda la lotta alla Processionaria della Quercia, il Comune di Collegno agisce andando ad eliminare i nidi localizzati sui tronchi.
Proprio per questo motivo è importante che chiunque veda i nidi o le larve effettui una segnalazione all'Ufficio Ambiente per permettere un intervento immediato.

ZANZARE

Gli interventi per il contenimento delle zanzare, ed in particolare della Aedes albopictus (zanzara tigre), consistono in attività in verifiche periodiche da parte dei tecnici della situazione di infestazione e controllo delle aree infestate tramite il monitoraggio a mezzo di ovitrappole per l’individuazione cartografica dei focolai. Nel periodo tra maggio e ottobre vengono effettuati trattamenti antilarvali di disinfestazione delle tombinature pubbliche

Cosa serve

E' necessario:

  • Adottare misure di cautela
  • Contattare l'Ufficio Ambiente

Cosa si ottiene

Intervento di rimozione da parte degli addetti (non previsti interventi per le cimici)

Tempi e scadenze

Rivolgersi all’Ufficio Ambiente per chiedere informazioni

Accedi al servizio

Uffici che erogano il servizio

Ambiente

Piazza del Municipio 1, 10093

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Contatti

Unità organizzativa responsabile

Argomenti:

Descrizione

CIMICE ASIATICA

In autunno, l’abbassamento delle temperature e la fine dei cicli vegetativi di molte coltivazioni e piante spontanee inducono alcune specie di insetti a smettere di nutrirsi e a cercare riparo nelle nostre abitazioni.
Tra questi troviamo sicuramente la cimice asiatica. Insetto non dannoso per le persone ma che può arrecare fastidio se presente in numero elevato all'interno o sui muri esposti a sud delle abitazioni, poiché emana un odore alquanto sgradevole se viene disturbata o inavvertitamente schiacciata.

PROCESSIONARIA

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto defogliatore facente parte dell’ordine dei lepidotteri e appartenente alla famiglia Notodontidae.
Il nome comune processionaria deriva dalla sua particolare abitudine di muoversi nel terreno in fila, formando una sorta di "processione".
E’ uno degli insetti più distruttivi per le foreste, in quanto è capace di defogliare vasti tratti di pinete durante il proprio ciclo vitale.
Le pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è facile trovarne anche presso abeticedri e larici.

La Thaumetopoea processionea Ã¨ un pericoloso fitofago della Quercia (Rovere, Roverella, Farnia) le cui larve sono attive defogliatrici e posseggono, al pari della Processionaria del Pino, peli urticanti che possono scatenare gravi reazioni nell'uomo e negli animali, a contatto con la pelle o con le mucose.
Durante la notte le larve escono dal nido e cominciano la loro attività trofica in modo gregario, quindi muovendosi tipicamente in "processione" guidate dai fili di seta che vengono lasciati dalla prima larva, queste "processioni" sono facilmente visibili in primavera-inizio estate sui tronchi delle Querce.

ZANZARE

La città di Collegno da anni aderisce al progetto di lotta biologica alle zanzare cofinanziato dalla Regione Piemonte (ai sensi della Legge Regionale n. 75/1995) ed affidato all'I.P.L.A. spa.

 

Il progetto prevede inoltre delle azioni in ambito privato, in casi specifici e su richiesta specifica sono effettuati sopralluoghi per verificare la presenza di focolai e dare informazioni specifiche per risolvere il problema

Procedure collegate all'esito

Resoconto delle attività svolte durante l’anno, che viene pubblicato sul sito istituzionale.

Ulteriori informazioni

PROCESSIONARIA DEL PINO

La processionaria è attiva solo durante i periodi freddi dell’anno, nei mesi caldi si trova imbozzolata al di sotto del terreno e nel mese di agosto le falene emergono dal suolo per ricercare piante adatte a deporre le uova. Ogni femmina produce numerose uova, circa 300, che vengono fissate all'albero ospitante e che dopo 4 settimane schiudono e danno vita alle tipiche larve.
Le larve sono dotate di forti mandibole in grado di fagocitare i duri aghi già subito dopo la nascita e di numerosissimi peli urticanti che ricoprono l'intero corpo.
Inizialmente le larve sono nomadi, spostandosi di ramo in ramo costruiscono nidi provvisori, verso ottobre formano un nido sericeo nel quale affronteranno l'inverno.

L’attività riprende in primavera e verso la fine di maggio si dirigono in un luogo adatto per tessere il bozzolo.
Lo stato di crisalide (larva imbozzolata) ha durata di circa un mese, ma può prolungarsi anche per uno o più anni. Raggiunta la maturità e completata l'ultima metamorfosi, l'insetto adulto, la falena, sfarfalla nel mese di agosto. Le femmine, più grosse, sono le prime a raggiungere gli alberi ad alto fusto, dove vengono fecondate dal maschio, e successivamente volano alla ricerca dell'albero più adatto ad ospitare le uova.

Oltre ai danni alle specie arboree, vi sono problemi connessi alla presenza dei peli urticanti sul corpo delle larve a partire dalla terza età. Infatti, in seguito al contatto diretto con le larve oppure in conseguenza della dispersione dei peli nell'ambiente, si registrano reazioni epidermiche e reazioni allergiche, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili. A livello delle prime vie respiratorie, le reazioni infiammatorie possono essere particolarmente consistenti in occasione di inalazioni massive.

Per maggiori informazioni sul parassita e sulle cautele da adottare in sua presenza, si possono consultare le seguenti pagine web:

 
 
PROCESSIONARIA DELLA QUERCIA
La Processionaria sverna allo stadio di uovo, deposto a gruppi, in placche più o meno regolari, sulla scorza dei giovani rami con corteccia non troppo rugosa.
In primavera le uova si schiudono e le larve neonate, costruendosi il nido sulle piante ospiti, si nutrono dei giovani germogli e delle foglie. Le larve maturano dalla fine di giugno, incrisalidandosi alla base delle piante oppure all'interno dei nidi. Gli adulti sfarfallano tra fine luglio e inizio agosto, si accoppiano ed ovidepongono le uova svernanti.
 
II danno più grave è provocato dagli stadi larvali che sono attivi defogliatori; infatti in caso di forti infestazioni essi possono spogliare completamente le piante ospiti, con gravi danni dovuti agli squilibri fisiologici conseguenti e con progressivi indebolimenti delle piante colpite.
Inoltre la presenza di questi fitofagi in parchi e giardini, o comunque in luoghi frequentati dall'uomo, è particolarmente pericolosa per i nidi, spesso vicini a terra, che contengono peli urticanti che possono provocare reazioni allergiche se inalati o toccati in soggetti particolarmente sensibili.
 
Altri interventi adulticidi di disinfestazione sono eseguiti in caso di superamento della soglia di tolleranza. Le trappole sono posizionate nei luoghi già oggetto di monitoraggio negli scorsi anni e in relazione all'andamento climatico settimanale. I dati delle trappole serviranno per dare un'indicazione della dinamica di popolazione e delle specie di zanzare presenti sul territorio e per il calcolo delle soglie di intervento di disinfestazione con utilizzo di prodotti adulticidi.

Copertura geografica

Tutta l'area comunale

Modulistica

Ultimo aggiornamento: 20/12/2023, 23:43

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