Enzo Sciavolino, “Nel cerchio della mia vita”
NEL CERCHIO DELLA MIA VITA
2001
Scultura in marmo bianco di Carrara e marmo Bardiglio nuvolato,
610 x 413 x 237 cm
/Descrizione/
La grande scultura di Enzo Sciavolino Nel Cerchio della mia vita, realizzata nel 2001 e situata nel Piazzale della Memoria a Collegno, è stata concepita come monumento in grado di dare il senso della memoria e del tempo che scorre, inteso come racconto della vita, trovando perfetta collocazione di fianco al regno dell’eterno silenzio.
Commissionata dalla città e realizzata in marmo bianco di Carrara e Bardiglio nuvolato, l’opera, stagliandosi contro il cielo, svetta per ben sei metri di altezza configurandosi come una stele bianca tra onde azzurrine, da cui emerge un volto. Come scrive il giornalista e poeta Younis Tawfik, il viso rispecchia quello “dell’autore, infine, (che) sta a osservare il proprio passato, in dialogo con la sua anima, quasi volesse rientrare nell’uovo del ventre materno per ritornare in vita più volte e rinascere dallo specchio di sè stesso come la Fenice”.
La scrittrice e critica d’arte Vinny Scorsone, nella pubblicazione edita da Musica Practica nel 2003 Nel Cerchio della mia Vita. Storia di una scultura, descrive così i tratti fondamentali dell’opera: “Non un monumento ai caduti ma una esaltazione della vita e dell’uomo in tutti i suoi aspetti. Le lotte intraprese con il mondo e con sè stessi, i ricordi di una esistenza, l’amore e l’odio. Sciavolino trasforma l’esperienza personale in scultura facendola divenire punto di riferimento della collettività”.
/Bio/
Enzo Sciavolino è nato a Valledolmo (Palermo), nel 1937. A Torino studia al Liceo Artistico ed avvia il suo percorso di scultore e di incisore. Negli anni Sessanta mette a fuoco il proprio mondo poetico, al cui centro sta l’uomo con la sua conflittuale storia, riepilogata nel ciclo di sculture Uno spazio per vivere, che espone nel 1965 in una mostra personale alla Galleria “Il Punto” di Torino. Dal 1971 al 1975 espone in mostre personali a Torino, Roma, Arezzo, Orleans.
Dal 1973 al 1976 realizza La Questione, opera capitale che sotto specie di apparecchiatura scenica, mette in campo personaggi e situazioni calati nel vivo dell’attualità politica e culturale del tempo. Nel 1981 espone Le Maschere di Marat organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Torino, sotto l’egida della Biennale di Venezia, presso l’Unione Culturale di Torino, in una personale a Milano e nel 1986 in una personale A chacun son Marat nel Palazzo dell’Unesco a Parigi.
Realizza sculture di grandi dimensioni a Ostellato (Ferrara), a Collegno (Torino) e la fontana monumentale L’Albero della Pace a Rivoli (Torino). Sue opere figurano in musei e in collezioni pubbliche e private. L’intera sua vicenda di scultore e di grafico è stata ricostruita nel 2008, a cura di Nicola Micieli, alla Cavallerizza Reale di Torino, in una grande mostra antologica voluta dalla Regione Piemonte per festeggiare i settanta anni dell’artista.
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