Antonio Carena, “Cielo”
CIELO
1991
Affresco
Dimensioni ambientali
/Descrizione/
Antonio Carena realizzò l’intervento pittorico site specific per la Sala delle Arti nel 1991, in occasione della sua inaugurazione come luogo espositivo istituzionale della Città di Collegno. L’affresco, collocato sulla volta, rappresenta uno dei suoi suggestivi e infiniti cieli, leit-motiv ricorrente nella sua produzione pittorica dal 1965 in poi e che Barbara Aimar definisce cieli “più veri del vero”, iperrealisti ante-litteram, di perversa e vertiginosa bellezza magrittiana, da godersi nella dimensione urbana, nel chiuso delle stanze cittadine.
L’anno seguente, dal 8 febbraio al 29 marzo 1992, la Sala delle Arti ospitò una personale del pittore dal titolo Cielo, suo facimento antidevozionaleorganizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Collegno e l’Associazione Culturale “Gli Argonauti”.
Nel catalogo, appositamente prodotto per l’occasione, Andrea Balzola introduceva così lo spettatore all’opera di Carena:“Il topos dell’opera è lo “spaesaggio”, ovvero lo spaesamento del paesaggio. Ecco dunque che la “serialità”, sempre autoironica e talvolta inquietante, di Carena dichiara con mente limpida -senza nube alcuna -e con gesto puntuale e sapiente, che il vero oggetto della pittura non è altro che la creazione pretestuosa di un oggetto, perché, oltretutto, Carena ha sempre pensato la pittura in termini oggettuali.
E quale impresa più temeraria di trasformare il cielo in un oggetto?” Nella copertina del catalogo della mostra è riprodotta l’immagine della volta della Sala delle Arti, “incielata” da Carena nel 1991.
/Bio/
Antonio Carena nasce a Rivoli nel 1925 e nel ‘45 frequenta i corsi di pittura di Enrico Paulucci conseguendo il premio “Dino Uberti” in qualità di miglior diplomato dell’Accademia Albertina di Torino, indi a Napoli vince il premio “Cattedra di Pittura” al concorso nazionale delle Accademie. Professore di discipline pittoriche fino al ‘94 al Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” di Torino, è stato direttore dell’Accademia di Belle Arti di Cuneo e docente di pittura all’Università della Terza Età.
Ha esposto la sua prima personale a Torino presso il Circolo Europa Giovane, 1955, presentata da Albino Galvano; antologica, 1994, al Circolo degli Artisti, auspice la Regione Piemonte, presentata da Mirella Bandini; ultime personali: 2007, Casa del Conte Verde (progetto culturale della città di Rivoli) presentata da Francesco Poli; 2008, GlobArt gallery, Acqui Terme, presentata da Ivana Mulatero.
Per la serie “cielo-quanto-ti-amo” ha brillantato soffitti e pareti in spazi pubblici (Castello di Rivoli; Hôtel de Ville d’Albret a Parigi per conto del Ministero dei Beni Culturali; Piscina Maglione, Santhià, Bondarte; Bagnolo Piemonte, Il canto della Pietra; Accademia Albertina, Torino) e privati: a Ginevra, direzione Martini e Rossi; a Roma, Fiat; a Rivoli, via Rombò; a Torino, palazzo Scarampi, villa Corte Bonvicino, biblioteca Palazzo Marchesi Spinola etc.
Fra le collettive: XXV Biennale di Venezia; VII Quadriennale di Roma; IV Biennale di San Marino, Oltre l’Informale; Linee della ricerca artistica in Italia, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Arte italiana e straniera nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Torino, alla Promotrice delle Belle Arti, Torino; Il museo sperimentale di Torino, al Castello di Rivoli; New York-Osaka-Parigi. Michel Tapié, Un art autre, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino e al Museo di Tolosa.
Scopri di più! >www.antoniocarena.it